Il marmo bianco della Croda Jenn
Il marmo della Croda Jenn
Il marmo bianco di Lasa, conosciuto come pregiata pietra per scultori in tutto il mondo, giace nella Croda Jenn. La Croda Jenn con i suoi 2.962 m si innalza in sponda orografica destra della Val Venosta tra Lasa e Covelano. Nel suo ventre racchiude le banche di marmo bianco. Questo marmo è una pietra metamorfica. Le origini risalgono a strati fangosi calcari di consistente spessore sullo sfondo di una laguna subtropica. La deposizione di questi sedimenti calcari ebbe inizio 500 milioni di anni fa nell´ era del cambrio. Ne danno origine gli scheletri calcari di specie vegetali ed animali sospesi nel plankton e attaccate alle rocce sottomarine. Nelle nostre montagne le sostanze calcaree sottomarine giungono tramite intrusione. Il continente Pangea si spezza in più parti e la placca africana si inserisce sotto la placca eurasiatica. Durante questo processo il sottofondo marino viene spostato orizzontalmente per centinaia di chilometri verso nord e in verticale per centinaia di metri verso l’alto. Il materiale è esposto a differenti condizioni di temperatura e pressione e per questo subisce forti modifiche.
Le due metamorfosi
Il marmo della Croda Jenn ha subito due metamorfosi, la metamorfosi variscica e la metamorfosi alpidica. La metamorfosi variscica risale a 350 -320 milioni di anni fa e avviene quindi nell’era del carbonio. La seconda metamorfosi, quella alpidica si è verificata tra 90 e 70 milioni di anni durante l’epoca del cretaceo a temperature di 500° C e pressioni tra 6-8 kilobar. Nella sua composizione chimica il marmo consiste per 96-98% di carbonato di calcio. Nella scala logaritmica a dieci gradi di F. Mohs, con la quale vengono classificati i minerali e le pietre per la loro durezza, il marmo dalla Croda Jenn è inserito con il grado 3,5, quando il quarzo raggiunge una durezza di 7 gradi e il diamante figura con 10 gradi.
Lama diamentata per l'estrazione di marmo \
La cava di marmo di Covelano (Foto: Wolfgang Platter)
Riproduzione dello scivolo storico alla cava di marmo di Covelano (Foto: Wolfgang Platter)